Tra i migliaia di download disponibili, abbiamo scovato e selezionato le app che possono aiutare a salvaguardare le risorse idriche e rendere più consapevole il nostro consumo.
Waterprint (è gratuita) e Virtual Water (costa 1,5 euro) sono due applicazioni che calcolano l'impronta idrica di quello che mangiamo, beviamo, indossiamo.
Drip Detective (gratuita) ci aiuta invece a evitare dispersioni e a salvare il portafoglio: calcola velocemente i consumi dovuti alle perdite di rubinetti e scarichi, segnalandoci il loro “prezzo” tanto in litri quanto in denaro.
Con l’applicazione My Water Diary (gratuita) possiamo annotare i nostri consumi e a fine giornata scoprire quanta acqua abbiamo usato, compiendo le più semplici attività quotidiane. L’obiettivo: adottare comportamenti più sostenibili.
Per i cittadini di Roma, l'Acea, azienda che gestisce i servizi idrici, ha messo a disposizione la mappa delle 2.500 fontanelle della Capitale. Consultando l'acqua di Roma a portata di mano (gratuita) è possibile dissetarsi con acqua potabile e sempre fresca quando si è in giro per la città, e non dover ricorrere alle bottiglie, costose non solo per il portafoglio.
La tecnologia delle apps viene in aiuto anche delle popolazioni del Terzo mondo. L'organizzazione no-profit Water for People, che opera in dieci Paesi, ha sviluppato FLOW per mappare e monitorare le sorgenti d'acqua pulita, fornendo così un importante e innovativo strumento. Con un semplice smartphone e Flow, villaggi e comunità locali possono risparmiare tempo nella ricerca di fonti potabili, partecipare attivamente al loro controllo e alla loro tutela, migliorando così la qualità della vita.
Waterprint (è gratuita) e Virtual Water (costa 1,5 euro) sono due applicazioni che calcolano l'impronta idrica di quello che mangiamo, beviamo, indossiamo.
Drip Detective (gratuita) ci aiuta invece a evitare dispersioni e a salvare il portafoglio: calcola velocemente i consumi dovuti alle perdite di rubinetti e scarichi, segnalandoci il loro “prezzo” tanto in litri quanto in denaro.
Con l’applicazione My Water Diary (gratuita) possiamo annotare i nostri consumi e a fine giornata scoprire quanta acqua abbiamo usato, compiendo le più semplici attività quotidiane. L’obiettivo: adottare comportamenti più sostenibili.
Per i cittadini di Roma, l'Acea, azienda che gestisce i servizi idrici, ha messo a disposizione la mappa delle 2.500 fontanelle della Capitale. Consultando l'acqua di Roma a portata di mano (gratuita) è possibile dissetarsi con acqua potabile e sempre fresca quando si è in giro per la città, e non dover ricorrere alle bottiglie, costose non solo per il portafoglio.
La tecnologia delle apps viene in aiuto anche delle popolazioni del Terzo mondo. L'organizzazione no-profit Water for People, che opera in dieci Paesi, ha sviluppato FLOW per mappare e monitorare le sorgenti d'acqua pulita, fornendo così un importante e innovativo strumento. Con un semplice smartphone e Flow, villaggi e comunità locali possono risparmiare tempo nella ricerca di fonti potabili, partecipare attivamente al loro controllo e alla loro tutela, migliorando così la qualità della vita.
Commenti
Posta un commento